Migliori stampanti 3D: quale scegliere e guida all’acquisto

stampanti 3d

Le stampanti 3D rappresentano una delle più straordinarie innovazioni tecnologiche e, negli ultimi anni, si sono diffuse sia come strumento di lavoro che di impiego domestico per i propri interessi e hobby.

Partendo da un disegno, un file, un oggetto fisico scansionato e utilizzando un software come Autodesk, FreeCAD e BLENDER, una stampante 3D riesce a produrre un oggetto che, in base al tipo di stampante, sarà realizzato con materiali diversi come plastica, resina o metallo.

I prodotti in commercio sono molti, presentano funzionamenti diversi e caratteristiche estremamente variabili.

Di seguito, scoprirai come scegliere la stampante tridimensionale più adatta alle tue esigenze e risponderemo a tantissime domande su questo strumento così innovativo ed eccezionale per produrre oggetti partendo da un file.

Partiamo subito, presentandoti i modelli di stampanti 3D più interessanti e convenienti che puoi trovare su Amazon.

Migliori stampanti 3D

In passato le stampanti 3D erano oggetti ingombranti e molto dispendiosi, in termini di energia.

Oggi la loro configurazione è sostanzialmente trasformata, dando luogo a numerosi modelli che non consumano molto, non occupano eccessivo spazio e si adattano a utilizzare differenti materiali per svolgere funzioni diverse.

Anche le tecnologie alla base variano, per questo motivo di seguito recensiremo alcuni prodotti in base a qualità, prezzo e opinioni dei consumatori.

Stampante 3D grande formato – QIDI TECH

La prima stampante di cui parliamo è la 3D X-Max di QIDI TECH, un modello pensato per l’utilizzo industriale, come suggeriscono le dimensioni considerevoli (fa parte, infatti, della categoria di stampanti 3D giganti).

Non parliamo, dunque, di una stampante entry level perché è ideale per chi ha già molto esperienza con il mondo della stampa 3D.

Si tratta, in ogni caso, di un dispositivo di ultima generazione, che garantisce un risultato ad alta precisione, specialmente nelle situazioni in cui le operazioni di stampa si susseguono per un periodo di tempo prolungato, ovvero superano le 24 ore consecutive.

In questi casi è fondamentale che la stampante mantenga una perfetta stabilità, che viene data più facilmente dalle grandi dimensioni.

È quindi un ottimo strumento per la produzione in massa, che assicura una buona resa anche grazie al doppio estrusore, un sistema che permette di stampare diversi tipi di filamenti.

In particolare, l’estrusore B è pensato per lavorare ad alta temperatura e realizzato in acciaio inossidabile.

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Stampante 3D professionale – VOXELAB

La stampante 3D Aquila S2 proposta da VOXELAB, invece, è un modello dedicato ai professionisti altamente specializzati, e particolarmente adatta per gli orafi che necessitano di un dispositivo estremamente preciso.

Il guscio è interamente in metallo, caratteristica che lo rende resistente alla pressione, mentre l’ugello in grado di sopportare temperature che raggiungono anche i 300° C assicura la perfetta lavorazione di materiali molto flessibili, come quelli impiegati per realizzare i gioielli.

La piattaforma, invece, è costituita di vetro di silicio e cristalli di carbonio, e può essere regolata e livellata a discrezione per ottenere risultati ancora migliori. In ogni caso si tratta di un dispositivo che, nel suo complesso, si mantiene leggero e paratico grazie alla struttura minimalista.

Inoltre è molto semplice da montare e utilizzare.

La tecnologia Open Source sulla quale si basa, infatti, consente di effettuare modifiche in modo rapido, intuitivo e flessibile.

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Stampante 3D resina – Mercury

Il modello Mercury di ELEGOO è una macchina 3D che punta molto sull’aspetto innovativo, in modo da ottimizzare sicurezza e comodità.

Le sue funzioni protettive operano sia durante il lavoro che in fase di lavaggio.

Nel primo caso, la procedura di essiccazione avviene senza ventola, in modo da ridurre al minimo il rumore, mentre il coperchio anti-UV è appositamente studiato per bloccare oltre il 99% dei raggi che potrebbero nuocere alla salute degli occhi dell’utente.

Il lavaggio, invece, avviene internamente, in modo sigillato, così da evitare che le sostanze alcoliche utilizzate durante la pulizia si volatilizzino.

I modelli si possono lavare tutti insieme, posizionandoli sulla piastra di costruzione, oppure separatamente all’interno di un cestello.

Lo schermo TFT consente di visualizzare comodamente le impostazioni e il tempo rimanente per le operazioni in corso.

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Stampante 3D in alluminio – ANYCUBIC

Per la categoria delle stampanti 3D professionali veloci, presentiamo Photon Mono 4K di ANYCUBIC, un dispositivo ad altissima definizione, che infatti può trovare applicazione in differenti ambiti professionali in cui la precisione è tutto: ad esempio, è l’ideale per l’odontoiatria, in particolare per il settore odontotecnico, ma è perfetta per realizzare anche miniature e action figures.

La sua capacità di effettuare stampe 3D ad alta risoluzione, infatti, la rende ideale per chi cerca una stampante 3D più precisa e, allo stesso tempo, velocissima.

Adatto a lavorare superfici lisce come il metallo, m anche quelle più delicate, questa stampante 3D in alluminio è dotato di una pellicola protettiva sullo schermo di esposizione per evitare la contaminazione con eventuali liquidi, mentre lo schermo consente di osservare il processo di stampa senza esporre gli occhi.

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Stampante 3D silenziosa – Longer

Il modello LK5 PRO di Longer, invece, è una stampante 3D per il modellismo, pensata per chi ama dedicarsi alla sua passione e necessita di un dispositivo efficiente che possa accompagnarlo mentre coltiva i suoi hobby preferiti.

Questa stampante 3D silenziosa a colori viene fornita quasi interamente preassemblata e dotata di due barre di trazione che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere la struttura più stabile riducendo significativamente le vibrazioni, così da garantire una migliore precisione e risultati più soddisfacenti.

Il rumore risulta molto ridotto grazie ai driver ultra silenziosi, mentre il raffreddamento avviene in maniera velocissima grazie al sistema a doppie ventole.

La piattaforma è costituita da una lastra di vetro porosa che rende più facile rimuovere il lavoro finito. Ogni elemento di questa stampante, insomma, è pensato per facilitare ogni fase del processo produttivo.

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Stampante casalinga – ENTINA

Chi si vuole cimentare per la prima volta, invece, avrà bisogno di una stampante 3D casalinga per principianti, che può essere utilizzata per lavori semplici nelle aziende o per iniziare a produrre piccoli oggetti in autonomia.

Il modello entry level di ENTINA si chiama TINA 2 ed è una stampante 3D compatta che fa delle sue dimensioni ridotte il suo punto di forza, rendendola adatta a qualsiasi collocazione e poco impegnativa.

Il livello elevato di automatismo rende questo dispositivo stampa filamenti di PLA, PLA Pro e TPU ed è molto facile da gestire: già pronto all’uso, non necessita di assemblaggio ed è in grado di livellarsi da sola, in modo da assestarsi nella posizione più stabile per lavorare meglio.

Questa caratteristica la rende estremamente precisa, nonostante sia adatta praticamente a tutti.

La piattaforma di lavoro è una piastra magnetica che può essere rimossa con estrema facilità, così da poter staccare più agevolmente i modelli ottenuti.

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Stampante 3D chiusa – Flashforge

Infine, parliamo di un modello adatto a chi cerca una stampante tridimensionale low cost: la Flashforge Adventurer 3C.

Nonostante faccia parte delle stampanti 3D economiche, mantiene comunque tutte le funzioni di base, rimanendo adatta per l’utilizzo a casa e per svolgere i compiti scolastici.

Si tratta di un modello pensato per semplificare molto le operazioni, grazie al livellamento automatico, alla base di lavorazione riscaldata, scorrevole e molto semplice da estrarre e alla facilità con la quale le varie componenti si possono smontare e riassemblare.

Gli elementi sottoposti ad alte temperature sono in acciaio inossidabile, mentre l’ugello è in grado di raggiungere i 240° in soli 50 secondi. In caso sia necessario arrivare a temperature più alte è possibile sostituire questo accessorio montandone un altro, di diametro variabile, in grado di sostenere anche 265° C.

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Cosa si può fare con una stampante 3D?

stampante tridimensionale

Come abbiamo visto, i modelli di stampanti tridimensionali disponibili in commercio sono davvero moltissimi e possono variare considerevolmente nelle loro caratteristiche in base allo scopo per il quale sono stati progettati.

Di fatto, con una stampante 3D, si possono fare potenzialmente un numero infinito di cose, produrre praticamente qualsiasi oggetto e trovarne un numero illimitato di applicazioni.

Questo perché il principio di base che ha dato origine a questi strumenti è molto semplice: le stampanti 3D sono macchine che riproducono copie fedeli di oggetti tridimensionali, rispettandone forma, proporzioni e colore, in modo da ottenere un prodotto del tutto assimilabile all’originale.

Si tratta di una sorta di evoluzione delle stampanti 2D, che trovano impiego in moltissimi settori lavorativi ma anche in ambiente domestico: le possibilità delle macchine 3D spaziano dalle protesi dentistiche e dalle decorazioni commestibili per il cake design fino al modellismo amatoriale e addirittura alla produzione autonoma di piccoli accessori per costruire oggetti fai-da-te a casa.

Come già accennato, si parte da un file, un disegno, un modello o un oggetto scansionato. Da questo punto di partenza una stampante 3D è in grado di produrre un oggetto del tutto uguale e fedele al file o modello iniziale.

Quale stampante 3D per iniziare

Se sei un principiante e cerchi una stampante tridimensionale per iniziare parti, ovviamente, da prodotti entry level come la Flashforge di cui ti abbiamo parlato in questa nostra guida.

Alcune stampanti 3D sono molto sofisticate e adatto all’uso professionale, ma per chi vuole iniziare a utilizzarle a casa per i propri interessi, dovrebbe tenere presenti alcuni elementi che risulteranno sicuramente facilitanti nell’utilizzo.

È consigliabile, infatti, puntare su un modello in grado di livellarsi in modo automatico, così da garantire il mantenimento della stabilità senza inficiare la precisione (perché, dopotutto, “per principianti” non vuol dire “di scarsa qualità”).

In secondo luogo, anche l’assemblaggio dovrebbe essere semplice (meglio quindi modelli già pronti all’uso una volta usciti dalla scatola) e occorre anche assicurarsi che sia disponibile, almeno online, un manuale completo di istruzioni nella propria lingua.

Quanto costa il materiale per la stampante 3d

Per stampare in 3D si possono utilizzare diversi materiali, dei quali parleremo nel paragrafo successivo.

Chi vuole produrre in autonomia degli oggetti utilizzando questo metodo, dovrà quindi tenere in considerazione anche la spesa per questi supporti.

Il prezzo, naturalmente, varia a seconda del tipo di materiale scelto.

Alcuni filamenti, come il PLA LITE, si possono trovare in commercio a meno di 20 euro per ciascuna bobina, e sono compatibili con qualsiasi dispositivo.

I PLA più pregiati, invece, possono costare anche più di 30 euro. Infine, se si utilizza il TPU, il costo può anche raddoppiare.

Quali materiali si possono stampare in 3D?

I materiali impiegati più frequentemente per la stampa in 3D appartengono principalmente a due categorie: polimeri plastici che vengono sottoposti a modellamento per fusione (come il poliuretano termoplastico) e altri di natura metallica, che vengono lavorati a partire da una polvere.

Tuttavia, l’utilizzo delle stampanti 3D si sta diffondendo a macchia d’olio in ogni settore industriale, motivo per cui oggi quasi qualsiasi materiale è potenzialmente sfruttabile a questo scopo, come la fibra di carbonio, il nylon, l’amido di mais (con cui si realizza il PLA) e addirittura sostanze biodegradabili come lo zucchero e la cellulosa.

Quanto costa un’ora di stampa in 3D

Accantonando il prezzo del materiale, ragioniamo ora su quanto costa il lavoro in sé della stampante 3D, considerando i consumi di energia, oggi notevolmente ridotti rispetto al passato.

Calcoliamo che, mediamente, uno strumento simile utilizza tra i 50 e i 150 watt di elettricità, a seconda del modello.

Se la piastra è riscaldata, il consumo aumenta, anche in modo proporzionale alla superficie. I modelli che necessitano di minore energia, invece, sono quelli che presentano una struttura chiusa, che minimizza dispersioni di calore.

Possiamo quindi calcolare una stima molto variabile, che si attesta intorno ai 7,25 centesimi per ogni ora di lavoro, anche se esistono anche stampanti compatte a uso domestico il cui costo energetico è pari a circa 2,5 centesimi all’ora.

Quanto tempo ci vuole per stampare oggetti in 3D?

Anche a questa domanda si può rispondere solo con una stima, dal momento che il tempo di stampa varia moltissimo in base al volume che dovrà avere l’oggetto una volta finito.

In ogni caso, generalmente il processo è molto lento poiché, anche per le stampanti industriali più veloci, occorrono circa 1 o 2 secondi per ciascuno strato di materiale che viene aggiunto.

Approssimativamente, si può prendere come riferimento un oggetto di 5 cm, per il quale occorrono complessivamente circa 4 ore, comprensive della fase di impostazione e lavaggio.

Per realizzare prodotti di dimensioni maggiori, questo tempo può superare le 12 ore, anche di gran lunga. Per stampe di grande formato, dai un’occhiata alla nostra guida dedicata alle stampanti 3D di grandi dimensioni.

Stampanti 3d: quante tipologie esistono

A questo punto, sai già che esistono diversi tipi di stampanti 3D ma può tornarti probabilmente utile conoscere in modo dettagliato quali sono le principali tipologie che puoi trovare in commercio, soprattutto in relazione alle tecnologie utilizzate da ciascun modello.

  • Laminated Object Manufacturing: si tratta delle stampanti 3D più sofisticati e costose, adatte per un utilizzo industriale. Le dimensioni di questi macchinari sono molto grandi e dunque non si prestano a un utilizzo casalingo;
  • Selective Laser Sintering: qui entriamo nel mondo delle stampanti 3D a laser che riescono a stampare oggetti utilizzando materiali termoplastici o polveri metalliche. Questa tipologia di macchinario riesce a riprodurre oggetti con grande precisione e professionalità;
  • Fused Deposition Model: questo tipo di stampante 3D è molto simile alla precedente ma se ne discosta perché le fasi di riscaldamento dei materiali e di fusione sono praticamente simultanee. Utilizza poi soprattutto materiali termoplastici.
  • Stampanti FDM a filamento: si tratta del modello più diffuso nel mondo della stampa 3D amatoriale e casalinga. Questa tipologia utilizza filamenti, composti da materiali plastici, che vengono stratificati e stesi per ricreare l’oggetto indicato dal software;
  • Stampanti a resina: presentano un funzionamento molto simile alle FDM ma se ne discostano per il materiale utilizzato, appunto la resina. Sono molto veloci e precise.

Stampanti 3d e possibili utilizzi

Sai già che con una stampante tridimensionale puoi ricreare qualsiasi oggetto ma, a livello pratico, per quali utilizzi può risultare più utile?

Senza dubbio, la stampa 3D risulta essere particolarmente preziosa per la creazione di prototipi, quindi in ambito industriale o d’ingegneria. Produrre velocemente e con costi limitati un oggetto permette infatti di testare nuove idee, progetti ed è quindi un’opportunità per ingegneri o progettisti.

Nel settore sanitario spesso vengono realizzati protesi e addirittura tessuti da impiantare nei pazienti.

Anche in ambito orafo, risulta essere uno strumento molto utile e in generale e parecchio utilizzata anche nel mondo del design.

Negli ultimi anni poi, la stampante 3D è sempre più utilizzata anche in ambiente domestico per ricreare modellini e oggetti di ogni tipo come soprammobili, vestiti o qualsiasi altra cosa passi per la testa.

Ad esempio, puoi stampare in 3D le action figures dei tuoi supereroi preferiti!

Quanto costa una stampante 3D per casa

Una stampante 3D per casa può costare dai 1000 ai 200 euro circa.

In casa puoi utilizzare una qualsiasi delle stampanti 3D che trovi in questa guida. La scelta dipende sempre dal tuo budget e da ciò che desideri fare e riprodurre con la stampante.

Ricorda di partire sempre dal chiederti quali sono i tuoi obiettivi, cosa vuoi ottenere e soprattutto quanto vuoi spendere 🙂

Cosa non si può stampare in 3D?

Ma con la stampa 3D puoi davvero stampare tutto ciò che ti passa per la testa? Oppure esistono dei limiti? La verità è che con una stampante 3D puoi stampare tutto, tutto ciò che vuoi, qualsiasi oggetto.

Ovviamente, in base alla complessità e alla grandezza dell’oggetto, avrai bisogno di una stampante più o meno potente.

Per realizzare oggetti piccoli, vanno benissimo anche le stampanti entry level.

Lo sapevi che nel 2011 un team di ingegneri ha addirittura realizzato in 3D un’automobile? Si chiama Urbee!

Dove posizionare dalle stampanti 3D

Se stai valutando di acquistare una stampante 3D per uso casalingo, l’ideale sarebbe posizionare la stampante in una camera che andrai ad adibire solo a questo hobby.

Ricorda poi che la superfice su cui poggi la stampante deve essere molto stabile perché le vibrazioni possono incidere sul risultato finale e la qualità dell’oggetto creato in 3D.

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